Parrocchia Regina del Rosario di Arcore
Innanzitutto ci chiediamo: perchè è sorta la nuova parrocchia nel territorio di Arcore? La ragione principale si deve ricercare nel fatto che la popolazione della parrocchia centrale di S. Eustorgio era aumentata in modo abbastanza rilevante, per cui si rendeva necessario uno smembramento, appunto la creazione di una nuova parrocchia.
Ma poi c'era un'altra motivazione: il parroco di Sant'Eustorgio don Alberto Monti (1942-1959) aveva sempre espresso il desiderio di costruire un santuario dedicato alla Madonna, in ringraziamento alla Vergine per i soldati tornati dall'ultimo conflitto mondiale (1940-1945).
Il successore, don Carlo Giussani (1960-1991), ha voluto che si realizzasse il desiderio del parroco Monti. Da qui la costruzione del santuario dedicato alla "Regina del Rosario". Tale titolo era obbligato, in quanto la Madonna del Rosario era compatrona della parrocchia di Sant'Eustorgio. Il santuario poi, diverrà ben presto la nuova parrocchiale. Il 18 gennaio 1968 il. card. Giovanni Colombo inviava ad Arcore don Antonio Oldani con lo scopo di preparare l'erezione della parrocchia nel 'Rione Manzoni". Infatti, con decreto arcivescovile in data 22 luglio 1970, veniva eretta canonicamente la parrocchia 'Regina del Rosario" in Arcore ed il beneficio parrocchiale. Con lo stesso decreto don Antonio Oldani era nominato Vicario Economo della parrocchia e del beneficio parrocchiale (Amministratore parrocchiale). ll decreto ha avuto vigore il 29 novembre 1970. Don Antonio Oldani con il decreto della erezione della parrocchia, in data 22 luglio 1970, era stato nominato vicario economo della parrocchia (Amministratore parrocchiale).
Con decreto arcivescovile del 14 maggio 1973 veniva promosso a parroco: il primo parroco della nuova parrocchia ''Regina del S. Rosario" in Arcore. l Codice di Diritto Canonico così recita:
"Il parroco è il pastore proprio della parrocchia affidatagli, esercitando la cura pastorale di quella comunità sotto autorità del vescovo diocesano, con il quale è chiamato a partecipare al ministero di Cristo, per compiere al servizio della comunità le funzioni di insegnare, santificare e governare, anche con la collaborazione di altri presbiteri o diaconi e con l'apporto dei fedeli laici, a norma del diritto" (C.D.C. can. 519). E, a riguardo della parrocchia, il C.D.C. dice: "La parrocchia è una determinata comunità di fedeli che viene costituita stabilmente nell'ambito di una Chiesa particolare, e la cui cura pastorale è affidata, sotto l'autorità del vescovo diocesano, ad un parroco quale suo proprio pastore" (C.D.C, can, 515).
Don Oldani verrà immesso nel canonico e reale possesso della parrocchia il 7 ottobre. 1973.
I lavori della nuova chiesa sono iniziati nel luglio del 1962. Progettista e direttore dei lavori: arch. Enrico Marini di Saronno, impresa costruttrice: Fratelli Vecchi di Milano. La prima domenica di ottobre 1962, don Carlo Giussani, parroco di S. Eustorgio in Arcore (delegato arcivescovile per la cerimonia), ha benedetto la prima pietra. In occasione della festa del S. Rosario, 6 ottobre 1963 si porta la lapide con la dicitura nella chiesa di cui si sta ultimando la costruzione.
ALLA REGINA DEL S. ROSARIO
LE FAMIGLIE ARCORESI
PEGNO DI FEDE OPEROSA
PER I PROPRI FIGLI
E DI MATERNA DIVINA ACCOGLIENZA
PER LE NUOVE GENTI
6 OTTOBRE 1963
Processione durante la festa del Rosario 1963
IL NUOVO BAR DELL’ORATORIO
Nella storia della parrocchia del Rosario c’è un anno particolare, il 1992. Se ne andava don Camillo, dopo nove anni di presenza come coadiutore, chiamato a fare il parroco a Roncello.I genitori dei ragazzi, sentono il bisogno di dare una mano al parroco don Antonio e alla sorella Giuseppina, organizzandosi nel gruppo ”bar” per tener vivo l’Oratorio la domenica pomeriggio. Da allora, accanto allo “zoccolo duro” si sono alternate tante famiglie e numerose iniziative si sono aggiunte a quelle già esistenti, in particolare la festa dell’oratorio con la mitica spaghettata! Nel giugno del 2004 don Antonio ci lasciava ed arrivava il nuovo parroco don Enrico. Trova il gruppo dei genitori ben organizzato. Il Consiglio Pastorale prende la decisione di fare dei lavori che stravolgono la struttura: il bar non sarà più nel “sotterraneo” della casa parrocchiale, ma al piano terra. Le aule di catechismo vengono spostate nei locali dietro all’auditorium, il teatro fortemente voluto da don Antonio e a lui in seguito intitolato:
Il nuovo bar, inaugurato dal vicario mons. Provasi il 31/5/2006, è un ambiente ampio e luminoso con un bel portico che si affaccia sul cortile. Anno dopo anno è stato “testimone” di tante occasioni di incontro, a partire dal tradizionale Grest, fino ad arrivare ad occasioni di festa riservate alle famiglie, come il week end d’autunno o il Capodanno. Anche le iniziative legate alla festa patronale della Madonna del Rosario hanno trovato nel nuovo ambiente una maggior valorizzazione. Il gruppo volontari del bar, che si riunisce periodicamente, non è mai venuto meno nella sua collaborazione, organizzandosi in turni di presenza per i giorni di catechismo, per le feste di compleanno e anche per il ritrovo del mercoledì pomeriggio e della domenica di signore e signori dediti alla conversazione o al gioco delle carte. Tutte occasioni per far sentire il luogo vivo ed accogliente, grazie anche alla cura che alcune signore infaticabili gli dedicano. Dopo lo stop imposto dalla pandemia, piano piano il bar è tornato a vivere. Si è affiancato un gruppo di giovani genitori che propone iniziative per invitare i ragazzi all’oratorio la domenica pomeriggio.